I MIEI AMICI A 4 ZAMPE
L'abbandono è un crimine e chi abbandona un animale commette un reato e in base alla nuova legge 189/04 oggi può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro. Se assisti a un caso di abbandono fai sentire la tua voce, e denuncia alle autorità giudiziarie (Carabinieri, Polizia di stato, Corpo Forestale, Polizia locale o veterinari ASL) i colpevoli di tali atti. Contribuirai a far applicare le sanzioni previste dalla legge e a fermare gli abbandoni
I Nomi ed i Cognomi di chi ha votato la Legge infame per la vivisezione
Oramai era cosa fatta, ed il Parlamento Europeo ha approvato la tanto discussa legge sulla Vivisezione, l'infamia che l'intera umanità si porterà dietro per tutta la vita.
Qui ci sono i nomi ed i cognomi, dei parlamentari europei italiani che hanno contribuito a rendere reale questa legge.
E’ davvero deludente la direttiva dell’Unione Europea sulla vivisezione – una pratica alla quale sono assolutamente contraria – che è stata approvata due giorni fa.
Si è molto parlato del fatto che la direttiva introduce la possibilità di usare cani e gatti randagi per gli esperimenti.
In Italia (almeno per ora) è e resta vietato.
Ma ci sono aspetti anche peggiori.
In fondo troverete l’elenco dei parlamentari italiani che hanno votato sì: fosse per me, nessuno di loro sarebbe più eletto neanche in un consiglio circoscrizionale.
La direttiva si dà l’obiettivo di ridurre il numero degli animali usati in laboratorio (ora sono circa 12 milioni in tutta l’Unione Europea), di ridurne le sofferenze e di rafforzare i controlli sulle procedure.
Dice che, se esistono procedure alternative all’impiego degli animali, esse devono venire utilizzate. Prevede ispezioni nei laboratori, anche a sorpresa. E fin qui, tutto bene. Ma ora viene il brutto.
La direttiva vieta l’uso di scimmie antropomorfe come scimpanzè e gorilla, ma ammette l’impiego di altri primati come i macachi.
Introduce delle categorie – da “leggera” a “violenta” – per classificare la sofferenza cui sono sottoposti gli animali per cui permette esperimenti molto dolorosi.
Concede la possibilità di non effettuare l’anestesia.
Ammette la “soppressione umanitaria” per inalazione di anidride carbonica, che in realtà causa ulteriori e prolungate sofferenze.
Consente il reimpiego negli esperimenti degli animali che già hanno subito un dolore “moderato”.
Concede la possibilità di usare “in deroga” cani e gatti randagi, cosa che però in Italia è vietata dal 1991.
A noi cittadini non resta che la possibilità di scegliere cosmetici, saponi, detersivi e dentifrici non testati su animali.
I parlamentari italiani che hanno votato a favore della direttiva europea sulla vivisezione sono:
1 – Gabriele ALBERTINI ( PPE – PdL)
2 – Magdi Cristiano ALLAM ( PPE – Io Amo l’Italia)
3 – Roberta ANGELILLI ( PPE – PdL)
4 – Antonello ANTINORO ( PPE – UDC)
5 – Alfredo ANTONIOZZI ( PPE – PdL)
6 – Pino ARLACCHI ( ALDE/ADLE – IdV)
7 – Raffaele BALDASSARRE ( PPE – PdL)
8 – Paolo BARTOLOZZI ( PPE – PdL)
9 – Sergio BERLATO ( PPE – PdL)
10 – Luigi BERLINGUER ( S&D – PD)
11 – Mara BIZZOTTO ( EFD – Lega Nord)
12 – Vito BONSIGNORE ( PPE – PdL)
13 – Mario BORGHEZIO ( EFD – Lega Nord)
14 – Antonio CANCIAN ( PPE – PdL)
15 – Carlo CASINI ( PPE – UDC)
16 – Sergio Gaetano COFFERATI ( S&D – PD)
17 – Giovanni COLLINO ( PPE – PdL)
18 – Lara COMI ( PPE – PdL)
19 – Paolo DE CASTRO ( S&D – PD)
20 – Luigi Ciriaco DE MITA ( PPE – UDC)
21 – Herbert DORFMANN ( PPE – SVP)
22 – Carlo FIDANZA ( PPE – PdL)
23 – Lorenzo FONTANA ( EFD – Lega Nord)
24 – Elisabetta GARDINI ( PPE – PdL)
25 – Roberto GUALTIERI ( S&D – PD)
26 – Salvatore IACOLINO ( PPE – PdL)
27 – Vincenzo IOVINE ( ALDE/ADLE – IdV)
28 – Giovanni LA VIA ( PPE – PdL)
29 – Clemente MASTELLA ( PPE – UDE)
30 – Barbara MATERA ( PPE – PdL)
31 – Mario MAURO ( PPE – PdL)
32 – Erminia MAZZONI ( PPE – PdL)
33 – Claudio MORGANTI ( EFD – Lega Nord)
34 – Alfredo PALLONE ( PPE – PdL)
35 – Pier Antonio PANZERI ( S&D – PD)
36 – Aldo PATRICIELLO ( PPE – PdL)
37 – Mario PIRILLO ( S&D – PD)
38 – Gianni PITTELLA ( S&D – PD)
39 – Vittorio PRODI ( S&D – PD)
40 – Fiorello PROVERA ( EFD – Lega Nord)
41 – Licia RONZULLI ( PPE – PdL)
42 – Oreste ROSSI ( EFD – Lega Nord)
43 – Potito SALATTO ( PPE – PdL)
44 – Matteo SALVINI ( EFD – Lega Nord)
45 – Amalia SARTORI ( PPE – PdL)
46 – David-Maria SASSOLI ( S&D – PD)
47 – Giancarlo SCOTTÀ ( EFD – Lega Nord)
48 – Marco SCURRIA ( PPE – PdL)
49 – Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS ( PPE – PdL)
50 – Francesco Enrico SPERONI ( EFD – Lega Nord)
51 – Salvatore TATARELLA ( PPE – PdL)
52 – Iva ZANICCHI ( PPE – PdL)
Spero che, quando giungerà il giorno delle elzioni, che questi signori vengano ripagati con il giusto disprezzo.
Qui ci sono i nomi ed i cognomi, dei parlamentari europei italiani che hanno contribuito a rendere reale questa legge.
E’ davvero deludente la direttiva dell’Unione Europea sulla vivisezione – una pratica alla quale sono assolutamente contraria – che è stata approvata due giorni fa.
Si è molto parlato del fatto che la direttiva introduce la possibilità di usare cani e gatti randagi per gli esperimenti.
In Italia (almeno per ora) è e resta vietato.
Ma ci sono aspetti anche peggiori.
In fondo troverete l’elenco dei parlamentari italiani che hanno votato sì: fosse per me, nessuno di loro sarebbe più eletto neanche in un consiglio circoscrizionale.
La direttiva si dà l’obiettivo di ridurre il numero degli animali usati in laboratorio (ora sono circa 12 milioni in tutta l’Unione Europea), di ridurne le sofferenze e di rafforzare i controlli sulle procedure.
Dice che, se esistono procedure alternative all’impiego degli animali, esse devono venire utilizzate. Prevede ispezioni nei laboratori, anche a sorpresa. E fin qui, tutto bene. Ma ora viene il brutto.
La direttiva vieta l’uso di scimmie antropomorfe come scimpanzè e gorilla, ma ammette l’impiego di altri primati come i macachi.
Introduce delle categorie – da “leggera” a “violenta” – per classificare la sofferenza cui sono sottoposti gli animali per cui permette esperimenti molto dolorosi.
Concede la possibilità di non effettuare l’anestesia.
Ammette la “soppressione umanitaria” per inalazione di anidride carbonica, che in realtà causa ulteriori e prolungate sofferenze.
Consente il reimpiego negli esperimenti degli animali che già hanno subito un dolore “moderato”.
Concede la possibilità di usare “in deroga” cani e gatti randagi, cosa che però in Italia è vietata dal 1991.
A noi cittadini non resta che la possibilità di scegliere cosmetici, saponi, detersivi e dentifrici non testati su animali.
I parlamentari italiani che hanno votato a favore della direttiva europea sulla vivisezione sono:
1 – Gabriele ALBERTINI ( PPE – PdL)
2 – Magdi Cristiano ALLAM ( PPE – Io Amo l’Italia)
3 – Roberta ANGELILLI ( PPE – PdL)
4 – Antonello ANTINORO ( PPE – UDC)
5 – Alfredo ANTONIOZZI ( PPE – PdL)
6 – Pino ARLACCHI ( ALDE/ADLE – IdV)
7 – Raffaele BALDASSARRE ( PPE – PdL)
8 – Paolo BARTOLOZZI ( PPE – PdL)
9 – Sergio BERLATO ( PPE – PdL)
10 – Luigi BERLINGUER ( S&D – PD)
11 – Mara BIZZOTTO ( EFD – Lega Nord)
12 – Vito BONSIGNORE ( PPE – PdL)
13 – Mario BORGHEZIO ( EFD – Lega Nord)
14 – Antonio CANCIAN ( PPE – PdL)
15 – Carlo CASINI ( PPE – UDC)
16 – Sergio Gaetano COFFERATI ( S&D – PD)
17 – Giovanni COLLINO ( PPE – PdL)
18 – Lara COMI ( PPE – PdL)
19 – Paolo DE CASTRO ( S&D – PD)
20 – Luigi Ciriaco DE MITA ( PPE – UDC)
21 – Herbert DORFMANN ( PPE – SVP)
22 – Carlo FIDANZA ( PPE – PdL)
23 – Lorenzo FONTANA ( EFD – Lega Nord)
24 – Elisabetta GARDINI ( PPE – PdL)
25 – Roberto GUALTIERI ( S&D – PD)
26 – Salvatore IACOLINO ( PPE – PdL)
27 – Vincenzo IOVINE ( ALDE/ADLE – IdV)
28 – Giovanni LA VIA ( PPE – PdL)
29 – Clemente MASTELLA ( PPE – UDE)
30 – Barbara MATERA ( PPE – PdL)
31 – Mario MAURO ( PPE – PdL)
32 – Erminia MAZZONI ( PPE – PdL)
33 – Claudio MORGANTI ( EFD – Lega Nord)
34 – Alfredo PALLONE ( PPE – PdL)
35 – Pier Antonio PANZERI ( S&D – PD)
36 – Aldo PATRICIELLO ( PPE – PdL)
37 – Mario PIRILLO ( S&D – PD)
38 – Gianni PITTELLA ( S&D – PD)
39 – Vittorio PRODI ( S&D – PD)
40 – Fiorello PROVERA ( EFD – Lega Nord)
41 – Licia RONZULLI ( PPE – PdL)
42 – Oreste ROSSI ( EFD – Lega Nord)
43 – Potito SALATTO ( PPE – PdL)
44 – Matteo SALVINI ( EFD – Lega Nord)
45 – Amalia SARTORI ( PPE – PdL)
46 – David-Maria SASSOLI ( S&D – PD)
47 – Giancarlo SCOTTÀ ( EFD – Lega Nord)
48 – Marco SCURRIA ( PPE – PdL)
49 – Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS ( PPE – PdL)
50 – Francesco Enrico SPERONI ( EFD – Lega Nord)
51 – Salvatore TATARELLA ( PPE – PdL)
52 – Iva ZANICCHI ( PPE – PdL)
Spero che, quando giungerà il giorno delle elzioni, che questi signori vengano ripagati con il giusto disprezzo.
I DIRITTI DEGLI ANIMALI (seconda parte)
In questa seconda parte di questo post, enuncero i 14 articoli, che dovrebbero essere rispettati, per tutelare i diriritti degli animali.
Questi diritti ancora oggi vengono negati, in quanto l'uomo, ha la presunzione di sentirsi l'unico essere, sul pianeta Terra, a poter vantare dei diritti, al contrario gli animali, in quanto tali, questi diritti non li hanno.
Se è vero che l'uomo è lunico essere intelligente di questo pianeta, o almeno, l'unico che è riuscito ad evolversi ad un livello superiore, rispetto a quello delle altre razze animali, se un tempo uccideva per procacciarsi il cibo, perchè era scarso, al giorno d'oggi, perchè continua ancora a cacciare? Un tempo le sue armi da caccia erano, lance, archi e frecce, oggi sono i fucili, le stesse armi con cui in molte parti del nostro pianeta, ancora oggi, nell'anno 2010, muore, viene uccisa e questo non accade solo nei paesi del terzo mondo, ma anche in posti ben più sviluppati.
Tornando ai diritti degli animali, ci sono 14 articoli che se venissero rispettati, come per le nostre leggi, sarebbero un balzo avanti per tutta l'umanità e questi sono:
Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza.
Articolo 2
1. Ogni animale ha diritto al rispetto.
2. L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
3. Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell'uomo.
Articolo 3
1. Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
2. Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.
Articolo 4
1. Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto a vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi.
2. Ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.
Articolo 5
1. Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
2. Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
Articolo 6
1. Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità.
2. L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Articolo 7
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo.
Articolo 8
1. La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale.
Articolo 9
Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore.
Articolo 10
1. Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
2. Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.
Articolo 11
Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.
Articolo 12
1. Ogni atto che comporti l'uccisione di un numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
2. L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.
Articolo 13
1. L'animale morto deve essere trattato con rispetto.
2. Le scene di violenza di cui animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.
Articolo 14
1. Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
2. I diritti dell'animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo.
Se queste leggi fossero applicate in tutto il mondo........., sarebbe il più grande atto di civiltà di tutta la nostra specie.
Questi diritti ancora oggi vengono negati, in quanto l'uomo, ha la presunzione di sentirsi l'unico essere, sul pianeta Terra, a poter vantare dei diritti, al contrario gli animali, in quanto tali, questi diritti non li hanno.
Se è vero che l'uomo è lunico essere intelligente di questo pianeta, o almeno, l'unico che è riuscito ad evolversi ad un livello superiore, rispetto a quello delle altre razze animali, se un tempo uccideva per procacciarsi il cibo, perchè era scarso, al giorno d'oggi, perchè continua ancora a cacciare? Un tempo le sue armi da caccia erano, lance, archi e frecce, oggi sono i fucili, le stesse armi con cui in molte parti del nostro pianeta, ancora oggi, nell'anno 2010, muore, viene uccisa e questo non accade solo nei paesi del terzo mondo, ma anche in posti ben più sviluppati.
Tornando ai diritti degli animali, ci sono 14 articoli che se venissero rispettati, come per le nostre leggi, sarebbero un balzo avanti per tutta l'umanità e questi sono:
Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza.
Articolo 2
1. Ogni animale ha diritto al rispetto.
2. L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
3. Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell'uomo.
Articolo 3
1. Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
2. Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.
Articolo 4
1. Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto a vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi.
2. Ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.
Articolo 5
1. Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
2. Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
Articolo 6
1. Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità.
2. L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Articolo 7
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo.
Articolo 8
1. La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale.
Articolo 9
Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore.
Articolo 10
1. Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
2. Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.
Articolo 11
Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.
Articolo 12
1. Ogni atto che comporti l'uccisione di un numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
2. L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.
Articolo 13
1. L'animale morto deve essere trattato con rispetto.
2. Le scene di violenza di cui animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.
Articolo 14
1. Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
2. I diritti dell'animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo.
Se queste leggi fossero applicate in tutto il mondo........., sarebbe il più grande atto di civiltà di tutta la nostra specie.
I DIRITTI DEGLI ANIMALI (parte prima)
Questo articolo è leggermente più lungo dei precedenti, perchè l'argomento che intendo trattare mi sta molto a cuore.
Nella speranza di evitare, moooostruosi sbadigli,ed ho deciso di dividerlo in due parti in quanto, ci tengo che, chi leggerà questo articolo, possa capire che, come scritto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Umanità: “ Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza" e allora perchè anche gli animali, che hanno sempre avuto un ruolo importante nella nostra storia non hanno dei diritti?
Per fortuna che, la storia è fatta dagli uomini e così scopro che, la prima testimonianza di diritto che riguarda specificatamente gli animali è stata sancita nel 1641 nel Massachussettes.
Essa afferma che "Nessun uomo può esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso gli animali tenuti dall'uomo per il proprio utilizzo" , scaturita da un lato, dalla vocazione animalista dei colonizzatori inglesi, dall'altro, dal contatto quotidiano con gli animali da parte dei nativi, un atto di civiltà, verso chi ha aiutato l'uomo da sempre, alla sua evoluzione.
Durante l'ultimo secolo scienziati, umanisti, zoofili, giuristi, sociologi e politici sono stati sollecitati ad affrontare il problema della tutela della vita animale nella società. Ne è scaturito un ampio dibattito mondiale dagli elevati contenuti etici, scientifici e politici che ha condotto alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale proclamata il 15 ottobre 1978 nella sede dell'Unesco a Parigi.
Anche se la Dichiarazione Universale sui diritti dell'Animale non ha alcun valore sul piano giuridico-legislativo, aver avvertito la necessità di confrontarsi su questo argomento rappresenta, per ogni persona e paese, un passo avanti ed una scelta di civiltà.
Infatti, negli ultimi 25 anni, sono state emanate numerose disposizioni che confermano i diritti degli animali estendendo la disciplina legislativa ad ogni aspetto del rapporto con l'uomo e ad ogni fase dell'utilizzazione degli animali da parte dell'uomo.
Nella speranza di evitare, moooostruosi sbadigli,ed ho deciso di dividerlo in due parti in quanto, ci tengo che, chi leggerà questo articolo, possa capire che, come scritto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Umanità: “ Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza" e allora perchè anche gli animali, che hanno sempre avuto un ruolo importante nella nostra storia non hanno dei diritti?
Per fortuna che, la storia è fatta dagli uomini e così scopro che, la prima testimonianza di diritto che riguarda specificatamente gli animali è stata sancita nel 1641 nel Massachussettes.
Essa afferma che "Nessun uomo può esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso gli animali tenuti dall'uomo per il proprio utilizzo" , scaturita da un lato, dalla vocazione animalista dei colonizzatori inglesi, dall'altro, dal contatto quotidiano con gli animali da parte dei nativi, un atto di civiltà, verso chi ha aiutato l'uomo da sempre, alla sua evoluzione.
Durante l'ultimo secolo scienziati, umanisti, zoofili, giuristi, sociologi e politici sono stati sollecitati ad affrontare il problema della tutela della vita animale nella società. Ne è scaturito un ampio dibattito mondiale dagli elevati contenuti etici, scientifici e politici che ha condotto alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale proclamata il 15 ottobre 1978 nella sede dell'Unesco a Parigi.
Anche se la Dichiarazione Universale sui diritti dell'Animale non ha alcun valore sul piano giuridico-legislativo, aver avvertito la necessità di confrontarsi su questo argomento rappresenta, per ogni persona e paese, un passo avanti ed una scelta di civiltà.
Infatti, negli ultimi 25 anni, sono state emanate numerose disposizioni che confermano i diritti degli animali estendendo la disciplina legislativa ad ogni aspetto del rapporto con l'uomo e ad ogni fase dell'utilizzazione degli animali da parte dell'uomo.
Casa fare?
Quando hai un animale, che vive in casa con te per tanti anni, diventa una parte importante della famiglia è un altra persona, che vive, pensa,mangia e respira come noi.
Un cane, un gatto, o qualsiasi altro animale, trascorsi i primi mesi di adattamento reciproco, diventano membri della famiglia a tutti gli effetti e quando non ci sono, se ne sente la mancanza.
Capita, purtroppo, che si scelga di fare le vacanze in un posto, dove il nostro amico domestico non può venire, o perchè è troppo lontano, mi riferisco a paesi extraeuropei, oppure perchè il posto in cui si è deciso di andare in vacanza non è attrezzato per il nostro amico.
E allora come fare? a chi lasciare il nostro amico?
Non è facile fare una scelta del genere, anche perchè, lo puoi mettere nella migliore struttura del mondo, ma, per il nostro amico peloso, sarà come abbandonarlo.
Se si ha la fortuna di avere un amico, un conoscente, che ha esperienza diretta con gli animali, sempre se il nostro amico peloso è un tipino tranquillo, possiamo lascialo a lui, altrimenti bisogna cercare una struttura adatta ed affidarsi alla fortuna, perchè, nonstante sia la migliore che possiamo permetterci, il nostro amico peloso, soffrirà lo stesso, nell'attesa che torniamo dalle vacanze.
Ricordo di un amica, che andò in vacanza per 15 gg. lasciando il suo cane, in una struttura a cinque stelle, servito e riverito, ma quando tornò, il suo cane era morto, si era lasciato morire di fame, solo chi l'ha provato sa, quale dolore e rimorso ci si porta avanti per molti anni.
Io stesso, qualche tempo fa, ho dovuto lasciare per la prima volta, il mio cane Sandy, in una struttura, e giuro, non ho mai visto uno sguardo del genere, di una tristezza unica, da far sentire in colpa anche il peggior aguzzino del mondo, e mi sono sentito una vera cacca umana, ed ho passato due giorni terribili, al solo pensiero di quanto stesse soffrendo.
Quando sono tornato due giorni dopo a riprenderla, lei era senza voce, non mi guardava più, abbassava la coda, una cosa da non credere, da premio Oscar. C'è voluta una settimana abbondante, prima che tornasse quella di prima, ed ogni volta che mi allontano troppo da lei, mi guarda come per dirmi: " Mica mi vuoi abbandonare?"
Un cane, un gatto, o qualsiasi altro animale, trascorsi i primi mesi di adattamento reciproco, diventano membri della famiglia a tutti gli effetti e quando non ci sono, se ne sente la mancanza.
Capita, purtroppo, che si scelga di fare le vacanze in un posto, dove il nostro amico domestico non può venire, o perchè è troppo lontano, mi riferisco a paesi extraeuropei, oppure perchè il posto in cui si è deciso di andare in vacanza non è attrezzato per il nostro amico.
E allora come fare? a chi lasciare il nostro amico?
Non è facile fare una scelta del genere, anche perchè, lo puoi mettere nella migliore struttura del mondo, ma, per il nostro amico peloso, sarà come abbandonarlo.
Se si ha la fortuna di avere un amico, un conoscente, che ha esperienza diretta con gli animali, sempre se il nostro amico peloso è un tipino tranquillo, possiamo lascialo a lui, altrimenti bisogna cercare una struttura adatta ed affidarsi alla fortuna, perchè, nonstante sia la migliore che possiamo permetterci, il nostro amico peloso, soffrirà lo stesso, nell'attesa che torniamo dalle vacanze.
Ricordo di un amica, che andò in vacanza per 15 gg. lasciando il suo cane, in una struttura a cinque stelle, servito e riverito, ma quando tornò, il suo cane era morto, si era lasciato morire di fame, solo chi l'ha provato sa, quale dolore e rimorso ci si porta avanti per molti anni.
Io stesso, qualche tempo fa, ho dovuto lasciare per la prima volta, il mio cane Sandy, in una struttura, e giuro, non ho mai visto uno sguardo del genere, di una tristezza unica, da far sentire in colpa anche il peggior aguzzino del mondo, e mi sono sentito una vera cacca umana, ed ho passato due giorni terribili, al solo pensiero di quanto stesse soffrendo.
Quando sono tornato due giorni dopo a riprenderla, lei era senza voce, non mi guardava più, abbassava la coda, una cosa da non credere, da premio Oscar. C'è voluta una settimana abbondante, prima che tornasse quella di prima, ed ogni volta che mi allontano troppo da lei, mi guarda come per dirmi: " Mica mi vuoi abbandonare?"
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