Non ci posso credere

Non ci posso credere, questa cosa è una vergogna alla quale spero che, la giunta Alemanno ponga rimedio! In un articolo del 29/07/10, del giornale la Repubblica, c'è scritto chiaramente, che il Comune di Roma non ha rinnovato la convenzione per il mezzo che aiuta gli animali, vittime di incidenti stradali.

Mi domando solo se sia, una semplice dimenticanza, dovuta ad una serie di ritardi nelle procedure interne, oppure se il Comune di Roma, comune nel quale io risiedo, sia ridotto talmente male da non riuscire a trovare i fondi per mantenere in vita, un servizio utile agli amici a 4 zampe?

Ricordiamo al nostro sindaco che il servizio, attivo da cinque anni, esattamente da marzo 2005, ha ricevuto ben 5000 chiamate ed ha effettuato 800 interventi d'emergenza, che aumentano in maniera esponenziale nel periodo estivo, dovuto al fenomeno dell'abbandono degli animali, per andare tranquillamente in ferie, una vergogna sociale, utilizzando un mezzo opportunamente modificato, detto ASAV ( Autoveicolo di soccorso avanzato veterinario) prototipo di ambulanza veterinaria progettata e realizzata da Roma Pet Soccorso, con il patrocinio e il cofinanziamento dell'Unione europea.

Pet Soccorso ha svolto anche interventi in aiuto agli animali nei campi nomadi della capitale e interventi tecnici preventivi di controllo nei circhi con animali, soprattutto nel periodo delle festività natalizie. Il mezzo,donato da Totti e signora, ha aiutato anche i cavalli adibiti al servizio delle 'botticelle' romane e alcuni rettili fuggiti dalle abitazioni.

Insomma in 5 anni, ha dato una grandissima mano ai romani, ed ai loro amici pet, con un servizio, essenziale!

Forse ce la facciamo

Forse ce la facciamo a diventare anche noi un paese civile.
Ieri è stato approvato il nuovo Codice di Sicurezza Stradale ed alla fine sono state inserite le misure proposte dalla L.A.V.

Cosa riguardano le misure proposte dalla L.A.V?

Finalmente vengono riconosciuti per la prima volta gli animali come "Esseri Senzienti", principio in vigore dal gennaio 2010 in base al Trattato dell'Unione Europea.

Il Presidente della L.A.V, Gianluca Felicetti, prevede altri punti importanti tra i quali, quello dell'uso delle sirene acustiche e lampeggianti anche per le autoambulanze veterinaie, cosa che consente di passare col rosso o di andare oltre i limiti di velocità pur dovendo esibire documentazione adeguata in caso di controllo da parte delle forze dell'Ordine", come si fa per i pazienti umani.

La norma inoltre, prevede che, se durante un incidente stradale, ferisci un animale e non chiami i mezzi di soccorso veterinari e di vigilanza zoofila, rischi una multa di 1500 euro.

Questi ed altri emendamenti proposti dalla Lav nel corso dell'iter parlamentare, sono stati sostenuti dai deputati e senatori dell'Intergruppo Parlamentare Animali come i Pdl Giammanco, Ceccacci, Rubino, Repetti, Mancuso, il relatore Cicolani e i Pd Amati, Filippi, Sarubbi, sono confluiti nell'articolo 31 che modifica e integra gli articoli 177 e 189 della Legge 285 del 1992.

Finalmente anche i nostri amici Pet, avranno anche loro dei diritti e, speriamo, che non accadano più tutte le barbarie note, verso i nostri amici a quattro zampe, colpendo le persone, dove sono più sensibili....sui SOLDI!!!

Decisione Storica

Finalmente la Spagna, sta facendo passi da gigante per diventare un paese civile.
Per la precisione è la Catalogna, la regione di Barcellona, 7 milioni di anime per circa 32 mila chilometri quadrati di superfice.
Il divieto entrerà in vigore dal 1 genaio 2012, questa  una vittoria storica delle varie associazioni animaliste.

E così sono 2 le regioni che attualmente in Spagna, hanno abolito la corrida.
I primi sono stati gli abitanti della isole Canarie nel lontano 1991, ed ora anche quelli della Catalogna, con gran gioia dei rappresentanti della associazioni animaliste, presenti alla votazione. Non sono stati molto contenti i TAURINOS, cioè i sostenitori della corrida, i quali erano radunati già dalle prime ore del mattino, tanto che la Polizia, ha dovuto rafforzare il cordone che rafforzava le distanze tra i due gruppi di manifestanti.

Questo è stato un colpo duro da incassare, soprattutto per gli affezionati di questo crudele  e barbaro spettacolo, ma alla fine dal 2012, questa manifestazione cesserà di esistere anche in Catalogna!!

La Simpatica storia di Zeus

Zeus è un cane particolare, uno spirito libero, talmente libero che la sua padrona racconta sul suo profilo di facebook la seguente storia:

"Ricordo ancora perfettamente il giorno in cui Zeus non ha resistito all'ebrezza di farsi un giro sull'auto dei Carabinieri.

Era il 6 gennaio del 2005.


Sparito, nessuna notizia o avvistamento di Zeus fino al giorno 11 gennaio, quando, per circostanze fortuite, vengo a sapere che quella notte passeggiava allegramente sulla Strada Provinciale di Dolzago.


Viene visto da una pattuglia dei Carabinieri di Oggiono, che prelevano il quadrupede e lo trasportano alla vicina caserma per gli accertamenti del caso.


Non avendo un microchip di identificazione, il mattino del 7 gennaio viene condotto presso il Canile di Lecco.


Dopo 4 giorni di inutili ricerche mi decido ad andare dai Carabinieri per mostrare loro la foto del fuggitivo.


Viene subito riconosciuto dai carabinieri che quella notte erano di pattuglia, ricordandosi di come si era comodamente impossessato del sedile anteriore.


Quando andai al canile, fu lui a riconoscermi per primo, e probabilmente a capire che dove si trovava non era esattamente una casa con divano e coperte calde.


Tornammo a casa e dopo una rigenerante toellettatura tornò fresco e pulito. Ma con la fedina penale sporca."
 
Per il piccolo Zeus è finita bene, ma ad oggi ancora troppi cani, non sono ne vaccinati, ne registrati all'anagrafe canina e nemmeno microcippati. Farlo è anche questo un gesto d'amore verso i nostri amici a 4 zampe.
 
Ringrazio la sig.ra Roberta, per cui non inserisco il cognome solo per motivi di privacy. Un saluto da max72rm

IL GATTO ABISSINO

Questa è una delle più antiche razze feline che si conoscono. La sua origine, misteriosa, ed un po controversa in quanto, apparentemente è molto simile ai gatti adorati nell'antico Egitto, rappresentati e raffigurati da statue e disegni ritrovati in quei luoghi.

Il nome Abissino, non dipende dal fatto che, il suo luogo di origine sia l'Abissinia, la regione dell' Etiopia, ma dal fatto che, il primo esemplare che venne esibito ad una mostra felina in europa, sia stato registrato come gatto importato da quel paese dell'africa.

Di corporatura media, con il pelo corto, a tre pigmentazioni ( effetto "ticking" ), ha un portamento elegante, quasi stesse sfilando,è un gatto affettuoso di grande fascino e di particolare bellezza, il suo mantello è folto, morbido, sottile, setoso, brillante, come questi cucciolotti della foto.

Gli Abissini sono gatti attivi e vivaci, con una spiccata curiosità per tutto ciò che li circonda, tipica dei gatti, sono molto intelligenti, volitivi, hanno  bisogno di molte attenzioni e di compagnia e manifestano il loro disappunto se trascurati o lasciati soli troppo a lungo.

Di norma vivono bene con altri gatti o cani, specialmente i maschi necessitando di un loro spazio, non amano i gruppi troppo numerosi. Dinamico e curioso, ama molto il gioco anche da adulto e dopo la sterilizzazione ed hanno bisogno, possibilmente, di uno spazio all'aperto dove muoversi e arrampicarsi.

E' particolarmente adatto a famiglie con bambini, con cui condivide volentieri il gioco.

Se viene sterilizzato non cambia particolarmente la morfologia, così come non cambia il carattere, che si mantiene curioso e giocoso.
Il pelo corto non necessita di particolari cure: basta una spazzolata con spazzola a denti di gomma corti una volta alla settimana, si possono usare anche, un panno di pelle di daino o le mani inumidite, da far scorrere nella direzione del pelo, lo apprezzerà di più.

Può raggiungere anche i 18-20 anni di età.

Aiutiamo il povero Pongo!



Una bimba l'ha chiamato Pongo, ed è dolce proprio come il Pongo tanto amato dai bambini ma non è fortunato allo stesso modo

La sua è la storia comune di un povero randagio che vive di stenti e che è soggetto ogni giorno a mille pericoli.


Così...una mattina, uno dei tanti Bastardi, scusate la parola ma è così, lo ha investito a Matera.

Nessun soccorso immediato per lui..."è un povero randagio"...chi l'ha investito si è limitato solo a spostarlo sul ciglio della strada ed è andato via, tipico sport da vigliacco.

Ma per fortuna, " qualcuno " l'ha visto sofferente e immobile e l'ha soccorso e poi ha segnalato il tutto a noi .

Pongo ha la colonna vertebrale spezzata, non camminerà più a 4 zampe, avrà bisogno di un carellino e di tantissimo amore, di un amore speciale.

Pongo ha bisogno di chi sia disposto a prenderlo con sè perchè la vita da randagio proprio non può farla più.

Ha un carattere dolcissimo, 3 anni, pesa 15kg, si trova a MATERA aiutiamolo a sopravvivere sosteniamo la sua adozione, sicuramente avrà bisogno di un carrellino, le spese mediche sono state offerte già dalla stessa persona che lo ha salvato per strada, ma non potrà tenerlo nemmeno in stallo, a giorni purtroppo è previsto il suo ingresso in un canile di 1.400 ospiti a Matera, e non osiamo pensare la fine che potrà fare .

La nostra amica e volontaria di un associazione, alla quale per il momento non posso fare pubblicità senza avere prima il loro permesso, ma Jenny Visceglia è a disposizione per chiarimenti e richieste di adozione o stalli al numero 340/3825769 oppure via mail giovisceglia@yahoo.it, mostriamo al povero Pongo, che non tutti gli esseri umani, sono Bastardi, come chi lo ridotto in queste condizioni!

Il Gatto Norvegese dell Foreste - (Nork Skaukatt)

Questo è un gatto dal pelo medio lungo. Si suppone che i suoi antenati, siano degli esemplari a pelo lungo ritrovati i Turchia ( molto probabilmente simili a quelli che oggi chiamiamo Angora Turco) e portati in Scandinavia dai navigatori Vichinghi intorno al IX secolo d.C.
I Vichinghi li tenevano sulle loro navi, per dare la caccia ai topi, e si pensa che alcuni di questi esemplari, siano sbarcati, assieme ai primi esploratori Vichinghi, nel Nuovo Mondo, duecento anni prima della scoperta di Cristoforo Colombo e, che diedero origine alla Lince Americana, così come la conosciamo oggi.
Il loro aspetto è molto simile al Maine Coon, dal quale si differenzia per tre caratteristiche fondamentali:

1 - la forma della Testa: nel Maine è più lunga;

2 - il muso è più triangolare e con il naso dritto, mentre quella del Maine è squadrato e profilo leggermente ricurvo

3 - ed infine il pelo è tendenzialmente più ispido e grasso rispetto a quello del Maine

Il suo pelo è grasso e idrorepellente, adatto a sopportare le temperature rigide del Paese di origine, ed ha bisogno di pochissime cure. E' sufficiente una pulizia una volta al mese e una passata con pettine di materiale naturale a denti larghi, evitando di danneggiare il delicato sottopelo.
Il Norvegese, durante la breve muta si presenta simile a un gatto a pelo corto con coda vistosamente pelosa e, nel periodo primaverile, è necessario pettinarlo spesso per evitare che, leccandosi, possa ingerire una gran quantità di pelo.
Rispetto al Maine è meno mansueto,ma sa adattarsi bene anche alla vita domestica ma è necessario dargli la possibilità di sfogare in qualche modo le energie. Amano molto arrampicarsi e giocare (specie con topini finti, in mancanza di quelli veri) fino a tarda età. Amano le coccole e le carezze, anche se meno rispetto ad altre razze a pelo lungo o semi-lungo. Raramente danno problemi di convivenza con il cane, ma sono gatti estremamente curiosi.

La Storia di Sandy - Parte Seconda

Le cose quasi mai accadono per caso, anche se per noi umani ci pare così, ma qualcuno più importante di me diceva, che il caso non esiste e debbo dire con mio grande stupore, che è la verità.

Sandy era destinata ad entrare nella nostra vita, perchè era deciso che comunque noi avessimo dovuto avere, un cane, e mai nessun altro cane riuscirà a prendere il suo posto, anche se questa frase era già stata detta per la piccola Sonny.

Sandy, il destino ha voluto, che entrasse in punta di piedi, o meglio di zampe, nella nostra vita, per arricchirla sempre di più, di quell'affetto, di quel calore, che pochi esseri viventi riescono a trasmettere.

Il suo sguardo sempre triste, tipico dei cani, questa sua somiglianza con un Border Collie, uno dei cani del film "Babe il mailaino coraggioso", ti intenerisce il cuore e, non puoi fare a meno di andargli vicino e strapazzarla di coccole.

Sandy è un cane dal pelo lungo, ma subito dopo rasata, diventà praticamente la metà e nei suoi primi 6 mesi presso la nostra abitazione, ci ha resi anche zii, facendo una fuitina, per fortuna vicino casa, con un cane, anche lui meticcio, il quale, poverino, forse per lo sforzo, forse perchè era anziano, dopo quell'ultima volta, è deceduto e noi dopo pochi mesi, ci siamo rotrovati 4 cucciolotti meravigliosi in giro per casa.
Purtroppo non potevamo tenerli tutti, ma per 40 gg. li abbiamo tenuti in casa con la mamma fino al loro completo svezzamento e, ricordo ancora, come fosse oggi, il momento del parto.

La natura è proprio forte è, davvero unica in tutto per tutto.

Questi quattro piccoletti sono venuti al mondo con una velocità unica, e come uscivano, la mamma li puliva, lavava e loro trovavano subito il capezzolo per l'allattamento, un emozione che non ha rivali è stato bellissimo assistere a questo miracolo della natura.

La nostra fortuna è stata anche, quella di riuscire a sistemarli in famiglie che li hanno tenuti bene, solo uno non ce l'ha fatta in quanto, lo abbiamo dato alla padrona del maschio, ma è stato investito durante la passeggiata la quotidiana, peccato era la più carina, comunque gli altri stanno tutti bene.

Quello che non riesco a capire è, il perchè la gente sia fissata con i cani di razza, ci sono meticci, che valgono 10 volte un cane di razza, eppure i meticci, sono quelli più difficili da piazzare....

Comunque, tornando alla piccola Sandy, dopo quell'avventura, prendemmo la decisione, con il benestare del veterinario, di sterilizzarla, in quanto, ad ogni calore per lei era una sofferenza, e non volevamo che facesse altri cuccioli, visto che comunque, anche il distacco dai cuccioli è stato difficile, oramai c'eravamo affezionati e la facemmo sterilizzare.

Dopo un paio di giorni, era di nuovo in casa con noi è stava già alla grande, mangiava e beveva tranquillamente come se nulla fosse successo e ad oggi è una cagnetta in perfetta forma di 13 anni, e gioca tranquillamente con il suo amico birillo e si fanno i dispetti in casa, sempre con il dovuto rispetto in quanto, quando birillo vede che sandy esagera nel gioco, la rimette in riga graffiandola e lei si mette paura e non gli fa male.

La storia di Sandy - Parte Prima

Sandy è una cagnetta che io ho sempre definito, speciale, fin da quando, quel febbraio di 11 anni fa entrò nella nostra casa.



Prima di Sandy, avevamo già avuto un esperienza con altri cani, ovviamente tutti di taglia di piccola, in quanto, far vivere un cane di grossa taglia, in un appartamento di 90 metri quadrati, in cui vivono ben quattro persone, non è facile.


Prima di Sandy c’era Sonny, uno Shih – Tzu, ma fu soprattutto, il primo cane che entrò in casa nostra, perché non eravamo molto d’accordo nell’avere cani in giro per casa, poi…., le cose sono cambiate e Sonny entrò nella nostra vita.


Non è stato facile abituarsi a fare la passeggiatina tre volte al giorno, mattina, mezzogiorno e sera, per fortuna che mio padre ci ha dato una gran mano, in quanto, a causa di impegni di lavoro, noi non potevamo portarla giù tutte queste volte e visto che lui era disponibile in quanto pensionato, gli abbiamo chiesto la cortesia.


In poco tempo divenne la coccolona di casa e non solo, tutti nei dintorni la conoscevano, in quanto era un cane, giocoso, gioioso, come pochi, vivace, solare gli piaceva essere coccolata da tutti, perchè lei capiva di essere al centro dell'attenzione, ed in più era un amante delle patate, gli piacevano da morire.


Purtroppo, dopo quattro anni, una leucemia fulminante, ce la portò via, ed abbiamo sofferto davvero tanto alla sua morte, lei era una persona e non un animale, era tutto per noi e, la tristezza di quei giorni è sempre viva nei nostri cuori, non la dimenticheremo mai.


Dopo Sonny, visto che lei era un cane di allevamento, ora volevamo un cucciolo, non di allevamento e non di razza, per cui trovammo l’occasione per un cucciolo di meticcio, il quale aveva appena terminato lo svezzamento, per cui i padroni lo volevano sistemare in famiglie tranquille e, noi ci offrimmo.

Questo cucciolo era davvero stupendo,bianco con delle macchie nere, era l'incrocio di un bassottino con un meticcio, lo chiamammo Aris.

Ma un mese dopo, questo cucciolotto, bellissimo, è morto avvelenato, a causa di una nostra incuria,e quella fu, peggio di una pugnalata al cuore e li io dissi, che mai più un cane sarebbe entrato in casa nostra, in quanto, la nostra inesperienza ci ha fatto sottovalutare il fatto che, il cucciolo, subito dopo lo svezzamento, dovrebbe fare una sorta di piccolo periodo di adattamento al nuovo ambiente, ed è del tutto normale che, marchino la zona facendo i loro bisogni, non solo fuori casa, ma anche dentro casa, ma era solo questione di tempo e poi avrebbe capito che stava sbagliando.

Purtroppo noi, eravamo troppo abituati alla piccola Sonny, la quale se non ce la faceva più, ti avvertiva facendo di tutto per dirti, di portarla giù altrimenti sarebbe stato peggio per noi peccato....

Ma un mese dopo il destino, volle darci un altra opportunità.

Oramai per noi la parola cane era quasi tabù, ma il nostro veterinaio, una persona gentilissima,ci chiamò a casa dicendoci che gli avevano portato una cagnolina di taglia media, la quale doveva essere fuggita, da chissà dove, ed era stata investita da una macchina, ma per fortuna se l’era cavata con una semplice escoriazione ad una zampa posteriore.


Il resto della storia nel prossimo post.

La storia di Birillo

Questa storia ha inizio nel lontano anno 2000, l'anno che doveva cambiare il mondo, l'anno in cui tutto sarebbe cambiato, l'anno in cui per molti, il mondo doveva finire, ed oggi, se siamo qui dopo dieci lunghi anni, mi sà che qualcuno ha fatto un grosso buco nell'acqua.

In quell'anno avevo una piccola comitiva, in comune con la mia sorellina, ed andavamo, ogni tanto, visto la poca liquidità, perchè nessuno di noi aveva un impiego, a mangiare in quei posti un pò rustici, casarecci, insomma, dove si mangia bene e si spende poco.

Mangiammo davvero bene, dall'antipasto al dolce, tutto rigorosamente fatto in casa, e tra una chiaccherata e l'altra, arrivammo a mezzanotte inoltrata, per cui eravamo anche gli ultimi del locale assieme al personale di servizio del ristorante.

Le nostre chiacchere, seppur molto fragorose, tipiche romane, vennero destate, da un miagolio continuo, che sentivamo provenire dalla cucina del ristorante, pensando che, i padroni del posto, avessero dei gatti.
Intanto notavamo, dei movimenti strani da parte dei camerieri, i quali attirati da questi miagolii, che diventavano sempre più intensi, si diressero in una parte del ristorante dove c'era la tettoia.

Per farla breve da sotto questa tettoia, uno dei camerieri tirò fuori 4 gattini, che dovevano avere si e no poche settimane di vita, tutti impauriti, tremolanti, affamati come Lupi, ed uno di questi era il mio piccolo birillo.
Ricordo che il giorno dopo lo portammo dal veterinaio il quale ci confermò, che aveva si e no una trentina, e non era certo della sua sorte, perchè quando vengono abbandonati dalla madre, le cause sono diverse, una delle quali può essere, quelle che i cuccioli fossero malati.

Tra me e mia sorella, io ero quello più scettico, non credevo che campasse molto, anche perchè lo vedevo troppo fragile e scheletrico, infatti generalmente il periodo di distacco dalla mamma avviene dopo i 40 gg di vita del cuccilo, ma dopo un mese era già un pancione in piena forma e, strinse una profonda amicizia con il cane, che avevamo preso l'anno precedente, forse anche grazie alla divesità di sesso, infatti il gatto è maschio ed il cane è femmina, che questi due discolacci hanno formato un duo vincente, detti anche il gatto e la volpe, e quando non sono insieme si cercano, tanto che il mio cane, Birillo è l'unico gatto che il cane tollera.

E' davvero uno spettacolo vederli giocare insieme, farsi gli inseguimenti per casa, ed anche se ultimamente la cagnetta sta soffrendo il caldo, ogni tanto una corsetta all'inseguimento di Birillo non la disdegna e, nella foto in alto, quello è uno dei tanti posti strani, dove il gatto si mette a fare il suo pisolino.